Quest’estate Google ha deciso di rituffarsi nel mondo dei social network: Google+, questo il nome della nuova piattaforma sociale, è la risposta ‘made in Mountain View‘ a Facebook.
Attualmente in beta, il servizio è disponibile solo per chi è in possesso di un invito fornito da un altro utente Google+.
In questi giorni ho avuto modo di dare un’occhiata fugace a Google+ e vorrei condividere le mie impressioni. Ovviamente non potranno mancare parallelismi con il ‘leader di mercato‘, nonchè accerrimo nemico, Facebook.
Una premessa è doverosa: Google+ al momento è un work in progress, dunque suscettibile di modifiche, migliorie e quant’altro; è un prodotto giovane che deve maturare, grazie anche ai commenti degli utenti (in basso a destra, infatti, fa capolino il pulsante ‘Invia feedback‘).
La prima cosa che mi ha colpito non appena ho effettuato l’accesso è la ‘pulizia’ dell’interfaccia: una grafica minimalista che si compone di pochi pulsanti disposti in maniera chiara. Nulla a che vedere con Facebook, che ormai tra pannello della chat, pubblicità e ‘consigli’, rende difficoltoso il reperimento di ciò che serve.
Ho parlato di pubblicità. Ebbene, almeno per ora, Google+ non presenta annunci pubblicitari di nessun tipo. Cosa gradita per chi come me non gradisce il bombardamento di annunci ‘mirati’. Speriamo che l’assenza di inserzioni permanga anche in futuro, sebbene Henry Ford ci insegni che “La pubblicità è l’anima del commercio”.
Un’altra interessante funzione di Gooogle+ è il Videoritrovo, ossia uno spazio virtuale in cui poter avviare una conversazione video. Fin qui nulla di nuovo, se non fosse che altri social network si limitano a conversazioni testuali, e se non fosse che il servizio targato Google permette conferenze video con più di due persone! Basti pensare che Skype permette sessioni video tra più di due persone solo acquistando un account Premium.
Rispetto a Facebook, Google+ si presta meglio ad un uso ‘professionale’, infatti, oltre alla già citata videochiamata multipla, il social network di Mountain View si basa sul concetto di ‘cerchie‘, ossia gruppi di persone accomunati da qualcosa (ad es: membri della famiglia, colleghi di lavoro, ecc) e distinti tra loro. Questa segmentazione permette, per esempio, di tenere ben separato l’ambiente lavorativo dalla sfera familiare, senza per questo rinunciare all’utilizzo di un social network. Una separazione del tutto simile a quanto avviene nella vita reale di ognuno di noi.
Certo, alcune cose a mio avviso sarebbero da affinare, come ad esempio la possibilità di poter mandare messaggi ad personam anzichè all’intera cerchia (l’equivalente dei messaggi in bacheca su Facebook) oppure la possibilità di definire come privata la visibilità del proprio avatar (qui c’è però la possibilità che non sia stato capace io :-P). Come si è premesso, però, il servizio è attualmente in fase di test, quindi mi aspetto parecchi cambiamenti nel prossimo futuro.
Vedremo se l’idea di social network che ha in mente Google riuscirà a ridurre il predominio di Facebook, anche in virtù del calo di adesioni (in parte fisiologico) che quest’ultimo sta vivendo in questo momento.
p.s. chi fosse interessato a provare Google+, può richiedermi un invito all’indirizzo: pierluigi<punto>falcone<at>gmail<punto>com.
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