Chromebook è il pezzo mancante di un puzzle iniziato nel 2008 da Google con il rilascio del proprio browser.
Il netbook di Mountain View conclude un ciclo che ha visto il rilascio di Chrome prima, e l’apertura del Chrome Web Store dopo; di fatto svelando i piani dell’azienda californiana relativamente ad una buzz word attualmente in voga: cloud computing.
Il portatile targato Google cerca di sovvertire alcuni dei canoni a cui ci hanno abituati i normali personal computer, svincolandoci in qualche modo dall’hardware e dandoci la possibilità di avere i nostri dati a disposizione. Sempre. Ovunque siamo.